Studio Solitari

Linea Vita: che cosa è?

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Esempio classico di Linea Vita

Quando è necessaria la Linea Vita e perchè

Definizione di Linea Vita:

Una delle domande più frequenti che viene posta dai miei clienti è la seguente:
Che cosa è la Linea Vita:
La Linea Vita (o Safety Line) consiste in un dispositivo permanente di protezione, posta sul tetto dell’edificio, contro le cadute dall’alto.

La Linea Vita viene installata sul colmo del tetto


Normativa di riferimento sulla Linea Vita:
Titolo IV del d.lgs 81/2008.
Non ritengo opportuno soffermarmi in maniera dettagliata sulla normativa.
Chi avrà voglia di leggersi la parte dedicata ai sistemi anticaduta contenuta nel d.lgs 81/2008, si metta pur comodo e si armi di santa pazienza.
Premetto che il d.lgs 81/2008 si occupa di tutta la normativa in tema di sicurezza, non solo di sistemi anticaduta.
Tale decreto legislativo vale per tutto il territorio nazionale, poi, alcune regioni (Toscana, Emilia Romagna, Lombardia) hanno deliberato e acquisito normative regionali di adeguamento che rendono le disposizioni in tema di  Linea Vita ancora più severe.
In particolare, per la Regione Emilia Romagna rinvio al DGR-699-2015.

Quando è necessaria la Linea Vita?

Un’altra domanda molto frequente che mi sento fare è:

Perchè è necessaria la Linea Vita?
E’ bene capire innanzitutto che la Linea Vita viene installata per tutti i manutentori  che devono operare sul tetto dell’edificio, al fine di garantire la loro sicurezza e che per qualsiasi motivo non cadano giù dal tetto.

Antenna condominiale-la manutenzione senza rischi è resa possibile dalla Linea vita

Chi sono i manutentori che possono accedere al tetto?

Rispondo con degli esempi classici:
L’antennista. Quante volte gli Ammnistratori vengono chiamati per un malfunzionamento dell’antenna o della parabola del condominio?
Altro caso, il lattoniere incaricato per la pulizia delle grondaie piene di foglie o di terriccio, oppure per la sostituzione di tegole rotte o per ripristino di coppi spostati dal vento o da una tempesta. Oppure pensiamo all’artigiano incaricato di ripristinare parti di guaina staccata o ammalorata, che provoca infiltrazioni di acqua piovana ai piani posti sotto la copertura. Oppure, pensiamo al caldaista che deve procedere alla manutenzione della canna fumaria, privata o centralizzata.
O al  manutentore dei pannelli fotovoltaici e solari. I casi sono tantissimi.

 

Operatore agganciato in sicurezza


In sostanza, tutte le volte che l’Amministratore manda sul tetto un suo incaricato per svolgere della manutenzione ordinaria, deve assicurare a questo e al condominio la sussistenza di un sistema di sicurezza anticaduta.

 

Lattonieri all’opera

 

Altro operatore che si lega ai ganci di sicurezza

 

Tetti piani e tetti inclinati:

Una importante distinzione è quella tra tetti piani e inclinati.
La copertura piana, come dice la parola stessa, è piana, orizzontale, senza pendenze.
La copertura inclinata si caratterizza per essere costituita da falde di varie pendenze. Si ha anche il caso di coperture a botte (volta a botte).

L’obbligo di dotare la copertura dell’edificio di sistemi anticaduta sussiste sempre, in tutti i casi sopra citati.

Perchè l’obbligo si ha anche nel caso di tetto piano?
L’obbligo sussiste in quanto ogni volta che un operatore agisce sul tetto, deve avere la certezza che un colpo di vento particolarmente forte, un senso di vertigine, un malore o altri eventi atmosferici, non ne pregiudichino la stabilità.
Ora, l‘unica eccezione in caso di tetto piano è che al posto della Linea Vita, si doti l’edificio di un parapetto perimetrale lungo tutta la copertura.
Ma deve scattare spontanea questa riflessione: quanto costa la costruzione di un parapetto lungo tutto il tetto, spesso di molte decine di metri, rispetto alla spesa per la installazione di una Linea Vita? Vi posso assicurare che è molto più costosa la prima soluzione.
Certo, molti condomini sono già dotati di parapetti sul cornicione, ma bisogna verificare che siano dell’altezza giusta. E questa varia a seconda dell’altezza da terra dell’edificio. In sostanza, più un edifico è elevato, più il parapetto deve essere alto.

Tetto piano con parapetto in sicurezza
E’ corretto affermare che in caso di parapetto, diciamo, a norma, su di un tetto piano può non sussistere un obbligo di installazione di Linea Vita. Ciò tuttavia non evita affatto che in caso di caduta dell’operatore, l’Amministratore venga chiamato a rispondere delle sue responsabilità davanti all’Autorità giudiziaria.

Altri casi di obbligatorietà di Linea Vita:

La installazione della Linea Vita è sicuramente obbligatoria nei casi di nuove costruzioni e nei casi di ristrutturazioni edilizie di notevole entità per cui venga richiesta una Cila o un Scia.

Cos’è la Cila? La comunicazione di inizio lavori asseverata presentata al Comune per iniziare lavori edilizi di manutenzione straordinaria.
Cos’è La Scia? La segnalazione certificata di inizio attività, ossia la denuncia di inizio attività all’autorità competente. A differenza della Cila, la Scia presuppone una variazione volumetrica e di progetto dell’edificio (es. aumento della superficie, apertura di nuove finestre, lucernai, etc.).

Obblighi dell’Amministratore:

Tuttavia, è doveroso ricordare che l’Amministratore ha l’obbligo di garantire la sicurezza di tutti gli operatori che si muovono sul tetto di un edificio.
Al posto della Linea Vita, si può costruire un ponteggio.

Questo sicuramente avviene nel caso di grandi opere di ristrutturazione.
Ma nella manutenzione ordinaria ciò sarebbe troppo oneroso, pensate solo al caso di un lattoniere che per sistemare qualche tegola può arrivare a chiedere € 300,00, mentre se venisse installato un ponteggio, ne chiederebbe fino a € 5000-€ 6000. Pazzesco!
Del resto, gli stessi artigiani possono rifiutarsi di salire e di agire su di un tetto non in sicurezza e richiedere appositi sistemi anticaduta (linea vita, parapetto in caso di tetto piano, ponteggio).

E’ molto importante capire questo: la Linea vita è sicuramente un intervento costoso, ma è l’unico dispositivo che garantisce la sicurezza degli operatori e sopratutto il rispetto della normativa da parte dell’Amministratore, mettendo al riparo lui e i condòmini da qualsiasi contenzioso giudiziario.
A prescindere dalle differenti disposizioni regionali, l’unico sistema per operare in sicurezza sul tetto è l’installazione di questo dispositivo anticaduta.

Conversa staccata – situazione molto pericolosa, urge intervento di operatore

Costi e manutenzione:

Il costo della linea vita non è quantificabile, in quanto dipende dalle caratteristiche della copertura condominiale, può variare da un mimino di € 1500 ad € 4000 e anche più, a seconda della superficie del tetto.
La Linea vita richiede un elaborato tecnico con progetto e certificazione autografata da Ingegnere abilitato e deve essere corredata da libretto di manutenzione.
La manutenzione è periodica, ma varia a seconda della marca e del tipo di Linea Vita. A seconda della tipologia, si può richiedere manutenzione annuale, biennale o triennale.
Non esiste una regola univoca per ogni singolo caso.
L’Amministratore deve garantire che la Linea Vita sia conforme ai controlli di sicurezza previsti dalla normativa vigente.

In conclusione, l’Amministratore è il Responsabile della Sicurezza per le parti comuni.

Egli deve assicurare che nessuno, condomini o fornitori subiscano dei danni. In caso di negligenza e di mancato rispetto della normativa, la Polizza Globale Fabbricati, cioè, l’Assicurazione del condominio, non risponde in caso di danni a persone o cose.
Nel caso di manutenzioni al tetto, l’unica soluzione, in definitiva meno costosa di altre (ponteggi, parapetti) è l’installazione della Linea Vita.
Non dimentichiamo che una volta installata, dura per sempre.

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